Servizio Pastorale per la Famiglia

“È vita, è futuro” Giornata della Vita

Ogni vita è una cosa nuova che germoglia, che continuamente nasce, cresce e si rinnova.

Il nostro servizio da diversi anni, in occasione della giornata per la Vita, organizza, per il sabato precedente una Veglia fatta di preghiera e testimonianze di accoglienza, tutela e difesa della vita nelle sue varie condizioni. Quest’anno, però, poiché la data coincideva con la celebrazione della presentazione di Gesù al tempio, si è pensato a una formula diversa che mettesse in evidenza, in modo particolare l’aspetto della gioia, il senso della festa che è insito nell’aprire il cuore all’accoglienza.

Ed è stato proprio così!

Il messaggio dei Vescovi italiani per la 41a Giornata per la Vita ci ha ricordato come l’esistenza sia “il dono più prezioso fatto all’uomo, attraverso il quale siamo chiamati a partecipare al soffio vitale di Dio nel figlio suo Gesù”. É quel “soffio” presente nella nostra diocesi dove sono attraverso tante realtà, gruppi, associazioni che, stimolati dalle più o meno complesse vicende umane, si mettono in gioco a sostenere, ad accogliere, ad incoraggiare la vita. Le storie e i racconti che abbiamo potuto ascoltare sono solo una piccola parte rappresentativa di una comunità diocesana viva che non teme, che non rifiuta, che spera in modo concreto dando il proprio contributo per una società più umana.

Quattro storie diverse, un unico filo conduttore: la gioia che nasce dall’amore.

– I sognatori, gruppo di giovani della parrocchia di San Michele Arcangelo (Piano di Sorrento) coordinati da Carmela Guidone che, attraverso un percorso di crescita, in cui il teatro, la danza, il canto, non sono un fine ma solo uno strumento con cui insegnare ai ragazzi ad andare oltre i propri limiti per conoscere se stessi ed il proprio mondo interiore nella speranza di formare uomini e donne migliori, pronti a trasmettere ciò che gratuitamente hanno ricevuto.

– La scuola di formazione professionale “Fondazione OIERMO” di Castellammare di Stabia, rappresentata da Nando Morra, che attraverso l’iniziativa “Aiutaci con il tuo sapere, insegnaci il tuo mestiere” ha creato un ponte tra generazioni. Tanti i nonni pensionati, volontari, offrono la loro esperienza gratuitamente in qualità di maestri per trasmettere il sapere tecnico e le varie competenze alle nuove generazioni con passione e generosità. Una bellissima iniziativa arricchente per chi riceve e, nello stesso tempo, rigenerante per coloro che donano;

– Nino Di Maio ha invece toccato un tema caro alla Chiesa cattolica e presente anche nel Messaggio dei Vescovi per questa giornata: LA DENATALITÁ. Negli ultimi anni si è constatato un pauroso decremento di nascite in Europa, in particolare in Italia. Grande importanza, quindi, assume il compito del Forum e cioè quello di tener fede al patto per la natalità. Nino, fa parte del consiglio direttivo del Forum delle Associazioni Familiari che è composto da un “mondo” variegato di movimenti e associazioni. Il suo impegno è attivo anche sul nostro territorio attraverso la collaborazione e il coinvolgimento di quelle amministrazioni locali che hanno aderito con sensibilità alle iniziative sociali e politiche portate avanti.

-La storia dei coniugi Alissar e Mahran e le piccole Angel e Limar.

La testimonianza di Alissar (Mahran assente per motivi di lavoro) ci ha fatto capire la sofferenza cui il popolo siriano è sottoposto da anni, vittima innocente di una guerra frutto di interessi esterni in cui non c’è posto per i diritti calpestati di quanti non hanno né la forza né la possibilità di opporsi. Nelle sue lacrime abbiamo potuto immaginare tutto il loro dolore per essere stati costretti a lasciare le proprie famiglie e le proprie radici in cerca di una vita serena e senza più la paura di poter morire sotto i bombardamenti delle fazioni contrapposte. Ora, qui in Italia, arrivati attraverso la Comunità di Sant’Egidio e i “corridoi umanitari”, sono finalmente sereni, si sentono accolti e inseriti nella comunità parrocchiale di Meta. Un piccolo segno partito da una comunità che, raccolta intorno al parroco don Francesco Guadagnuolo, ha scelto di sostenere, non senza difficoltà, l’accoglienza di rifugiati.

La serata si è conclusa con una breve riflessione del nostro vescovo Mons. Francesco Alfano che ci ha esortati all’accoglienza della vita come dono di Dio e soprattutto a condividere questo dono con gli altri. I racconti , ha evidenziato il vescovo, portati avanti con non poche difficoltà affrontate, preoccupazioni e fatiche che, comunque non hanno fermato l’amore. Le vicissitudini, ha sottolineato ancora, ci permettono di leggere lo Spirito in mezzo a noi che consente di costruire, incoraggiare e sostenere chi si impegna nella carità: Dio passa tra uomini e donne che scelgono con coraggio, gioia e speranza di camminare nella certezza di non essere mai soli.

A cura del Servizio di Pastorale per la Famiglia