“Uno di Noi”: quando la vita diventa preghiera

Sabato 16 novembre la parrocchia di San Ciro di Vico Equense ha ospitato la serata dedicata alla preghiera per la vita alle ore 19. Giunta come evento conclusivo della campagna di raccolta firme a sostegno del progetto di legge europeo “Uno di noi – One of us”, è stata promossa dagli stessi volontari che, insieme con il parroco, si sono prodigati per divulgare questa importante iniziativa, con il contributo di esponenti della Pastorale diocesana per la famiglia e del Movimento per la Vita. Conclusa la messa vespertina, le voci del coro dell’oratorio diretto da Maria Teresa Fiore hanno dato l’avvio gioioso di questo incontro.
 
Sono due i responsabili che a livello parrocchiale hanno coordinato il lavoro divulgativo di “Uno di noi” Patrice Lauzeral e Baldassare (Charlie) di Palma. Il primo,  prendendo la parola, ha sintetizzato l’impegno profuso narrando come l’idea sia nata un anno fa, notando l’invito a diffondere la notizia di questa petizione europea. Col sostegno dell’attuale rettore del santuario di San Giuseppe don Fabio Savarese e il coinvolgimento di molti simpatizzanti, già attivi in ambito parrocchiale, sono stati fissati vari momenti per la raccolta delle firme i cui più salienti sono stati la testimonianza dell’ex-medico abortista Antonio Oriente, oggi referente per la CEI, il 6 aprile aprile, e il concerto del coro giovanile del teatro San Carlo di Napoli, “i san carlini”, diretti dal maestro Morelli, il 25 maggio. Lo scopo, più volte sottolineato, è stato quello di sollecitare l’urgenza di una scelta consapevole per impedire che la dignità del concepito e della vita nascente diventi uno scandaloso commercio, persino finanziato con fondi europei.
 
L’esito ufficiale della petizione europea ha mostrato come ci sia stato una risposta trasversale e congiunta in tutti i 27 paesi che hanno appoggiato la proposta di legge veicolata da “Uno di noi” con circa 1,9 di firme raccolte. Ne bastavano 1 milione. L’Italia ha contribuito con quasi 600mila. Preceduto, poi, dalla lettura del passo dell’Annunciazione dal capitoli 1 del Vangelo d Luca, è intervenuto Antonio Pintauro, presidente in Campania del Movimento per la Vita. Ha spiegato come “Uno di Noi” sia una novità dello strumento di democrazia diretta introdotto con l’entrata in vigore del Trattato europeo di Lisbona. Non si è trattato di un gesto politico bensì culturale. Infatti, la vita è un bene che noi credenti sappiamo essere un dono di Dio, che pone le basi culturali, sociali e persino economiche della società umana. Le nostre società appunto volgono al tramonto per il deficit demografico, frutto d’una politica inefficace a sostegno della vita. In Italia, esistono i Centri di aiuto alla vita (Cav), sostenuti dal Movimento per la Vita, dove “i volontari per la vita” vengono incontro alle motivazioni che spesso spingono le giovani partorienti ad abortire, spesso di natura economica o relazionale, non lasciandole da sole ad affrontare la loro situazione. Salutato con un lungo applauso, ha concluso come la sfida sia quindi di tipo antropologico ed ha più volte ringraziato gli organizzatori locali per essersi prodigati per amplificare questo aspetto dell’iniziativa. Oramai, giunta al traguardo,  costringerà i governanti europei a legiferare a sostegno della vita nascente. L’evento è quindi proseguito con la declamazione all’unisono della preghiera per la vita scritta da Papa Giovanni Paolo II.